martedì 22 gennaio 2008

Rifiuti e società

Gli avvenimenti locali e regionali degli ultimi giorni ci stanno mostrando in maniera assolutamente impietosa qual è lo stato della nostra società, l’immondizia, le cui immagini fanno il giro del mondo, che sta per mettere in ginocchio agricoltura e turismo, due pilastri fondamentali della nostra economia, ci lasciano in un profondo stato di amarezza. L’assoluta incapacità che stanno dimostrando le autorità preposte nel risolvere un problema che è ormai annoso, ci porta naturalmente a domandarci come può succedere tutto questo in un paese civile. Chi sono i colpevoli? Ognuno ha probabilmente la sua risposta: i politici, la camorra, il governo, la regione. E’ assai probabile che tutte le risposte contengono almeno in parte la verità. Un disastro del genere, che a differenza di un terremoto, è un disastro annunciato, ha richiesto secondo noi un grande concorso di forze e di interessi oltre che di colpevole incapacità. E purtroppo l’immondizia è solo la punta dell’iceberg, sotto c’è tutto un oceano limaccioso di cose che non funzionano e marciscono; qui non funziona più niente, sanità, istruzione, sicurezza, non è solo la politica che non funziona. Qui siamo alla mercè di gruppi di potere di ogni genere, politici, commerciali, industriali, finanziari, criminali, qui non esiste più una reale forma di democrazia rappresentativa. Molti politici hanno ripreso alla grande le collaudate pratiche della prima repubblica, si è sviluppata e ingigantita una burocrazia onnipotente, una pletora di enti e di organismi che non servono che a perpetuare potentati e a distribuire prebende, che non rispondono a nessuno di quello che fanno o che fanno finta di fare. C’è gente che non riesce ad arrivare alla fine del mese, ci sono operai che muoiono sul lavoro come ai tempi del capitalismo selvaggio, ma milioni di euro vengono bruciati nelle più inverosimili iniziative o in progetti che non hanno alcuna ricaduta sociale o economica.

E’ possibile andare avanti su questa strada? Stiamo producendo una società malata, dove nessuno finisce più di scandalizzarsi per niente, dove lentamente, in maniera strisciante sta passando il concetto che tutto si può fare purchè dia un utile personale, passando sopra gli altri, passando sopra alle regole, passando sopra alla civiltà.


4 commenti:

Unknown ha detto...

Mi fa molto piacere scoprire questo blog, leggo da tempo le pagine di Casaleweb.net, essendo un "oriundo" figlio di un casalese, e quindi pur vivendo lontano, tutto ciò che tocca in qualche modo Casale mi colpisce in particolar modo.

Parlando di rifiuti, credo di non andare fuori argomento dicendo che la causa vada cercata un po' più a monte.
Il titolo che hai scelto per il post è già di per sè emblematico, nel senso che trovo che la società attuale rifletta come uno specchio il degrado morale e culturale del singolo individuo rispetto alle generazioni passate.

Tutte le desolanti scene che ritroviamo nelle notizie di cronaca e di politica quotidiana non sono altro che il risultato del decadimento progressivo dei valori e dell'impoverimento del nostro senso civico.

La politica in fondo è fatta di nostri rappresentanti, la camorra è composta da nostri concittadini.

La scala dei valori si è spostata verso un egoismo sempre meno velato, l'attaccamento al denaro e al potere si è fatto sempre più forte, e nonostante il mio anticlericalismo, credo di dover ammettere che la causa di questo è stata in parte anche il declino dell'influsso dell'etica cattolica nella sfera sociale, per quanto ancora molto forte.

In più, al di là del fattore individuale, trovo che a stritolare definitivamente le nostre coscienze già deboli sia stato lo stesso sistema economico in cui siamo immersi, con il suo meccanismo perverso improntato, per potersi auto-sostenere, alla produzione e al consumo massiccio di beni.
Viviamo immersi in una nebbia di stimoli consumistici che cercano di nutrire l'impulso a consumare e acquistare il più possibile, e alimenta la nostra sete di denaro.
Si è innalzata sempre di più la soglia di ciò che viene percepito come indispensabile: essere poveri oggi significa non potersi permettere Sky o la settimana di ferie in Sardegna.

Piano piano siamo stati convinti a suon di spot e pubblicità che la chiave del benessere e della serenità stia nella disponibilità sempre maggiore di beni.

È chiaro che queste dinamiche, in un tessuto sociale come quello campano già vessato ed economicamente depresso, unite ad una cattiva amministrazione locale, innescano un circolo vizioso che si autoalimenta: più senso di disagio e frustrazione economica, più espedienti e meno scrupoli per cercare di emergere e sopravvivere, più illegalità.
E tutto ciò si ripercuote sulla politica, sui servizi, sulla "monnezza". Ma il vero problema secondo me sta a monte.

Io penso che un ruolo fondamentale per uscire da tutto questo lo rivesta l'istruzione pubblica, con la possibilità che ha di formare già in giovane età una coscienza civile, dei valori positivi e una cultura adeguata. Anche il singolo cittadino è bene che spenga la televisione e cominci ad interessarsi attivamente della vita pubblica, non solo quando la spazzatura arriva alla soglia della sua finestra.

Giuseppe Scappaticcio

Anonimo ha detto...

Si!! é la verita...siamo ancora sommersi dalla "MUNNEZZA", ormai ne abbiamo piene le strade e gli anziani anche le case!! In questi ultimi giorni ne ho viste e sentite tante dai mercati di paese non svolti alla discarica momentanea per i rifiti del nostro comune. Ma è mai possibile che non si riesce a trovare un sito momentaneo all'interno del comune di Carinola. é mai possibile che i media si occupino soltanto della situazione delle grandi città (Napoli-Caserta) lasciando i piccoli Paesi senza voce! Siamo stanchi di dover vedere lo schifo che ha combinato la nostra politica, siamo stanchi di dover sopportare le accuse e gli sfottò del resto degli italiani e de resto del mondo, siamo stanchi di dover vivere con la paura che qualche incosciente bruci i sacchetti (del riciclaggio che non vengono raccolti ma questa è un'altra storia) sotto casa! Dobbiamo reagire....lessi da qualche parte "i blog possono cambiare il mondo" bene proviamoci commentate e proponete siti idonei per ripulire i nostri paesi per permettere alle nostre nonne di spostarsi non più di tanto per buttare il sacchetto della spazzatura, in un bidone vuoto però, non atterra!!! questa non è la Campania felix del passato qualcuno è riuscita a trasformarla in un'immensa pattumiera! Salviamo noi stessi ma soprattutto la nostra terra! Dimostriamo che non siamo pecoroni come dice il resto del mondo, prendiamo un'iniziativa! Proponete! proviamo noi a creare cio che i nostri politici non hanno saputo creare cioè la proposta con il popolo!


questo piccolo articolo e stato pubblicato su piazzetta online, credo sia una buona iniziativa da prendere. Non abito nel comune di Carinola ma vado spesso a Carinola per motivi di lavoro e la "MUNNEZZA" per le strade c'è non sarebbe ora di ripulire le vostre strade pur sacrificando qualcuno?

Anonimo ha detto...

x Giuseppe

L'etica cattolica? Quale quella che faceva e fa affari con la camorra e con i signorotti della politica locale e a cui ha fatto molto comodo mantenere il paese nell'arretratezza culturale e, di conseguenza, economica?
Dici cose sagge ma sull'"etica cattolica", che io preferisco definire "moralismo" dato che l'etica è di ben altro spessore, ti invito a fare qualche riflessione, senza polemica e con tutto il rispetto.

Anonimo ha detto...
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